Domenica 3 Dicembre dalle h18 – Circolo Culturale Cusvi – Borgo Treviso 62, Castelfranco Veneto | Agrirêve
TERRA CHIAMA UOMO
Iniziamo con i Buoni Propositi per il 2018 e magari anche oltre, con l’ultimo incontro per il 2017 del progetto Agrirêve di Cusvi, per il ciclo #INDOVINA CHI VIENE A CENA proietteremo “Pomo d’oro” un racconto di Sabrina Giannini e Marcello Brecciaroli.
Passata, pezzettoni, pelati: che pomodoro si nasconde nei barattoli che compriamo al supermercato? Il pomodoro da trasformazione non ha neanche più un nome, solo una sigla, quella del seme industriale da cui è prodotto. Un seme ibrido, almeno il 90% dei pomodori in commercio oggi, sia quelli da insalata che quelli per le salse, vengono realizzati con semi ibridi, nati da incroci a tavolino al servizio di maggiore produttività e resistenza. Un dato è certo: a forza di incroci in nome di maggiore produttività e resistenza il pomodoro europeo ha perso il sapore, è andato perduto il gene del gusto. E oggi si corre ai ripari, servendosi dei semi antichi. Ma di nuovo in laboratorio, per creare un nuovo ibrido ‘gustoso’
MA ALLORA…
Quando è che abbiamo smesso di mangiare cibo.. ed iniziato ad ingurgitare un qualcosa che ha smesso di avere un legame forte con la Terra?
Un qualcosa di paragonabile a una merce”
Questa è l’amara considerazione che ci viene spontanea fare, soprattutto dopo aver visto un servizio come questo.
Servizio che ci parla di un “seme” manipolato in laboratorio.. fatto per rispondere a mere esigenze commerciali, una pianta irrorata con pesticidi, stimolanti, maturanti e probabilmente incapace di avere tutti quegli elementi nutritivi tipici di un pomodoro. Ma per fortuna non c’è solo questo, non c’è solo chi coltiva così. C’è chi crede nella vitalità del seme, nella bio-diversità, nel coltivare sano.. c’è ancora chi coltiva, chi si nutre con il CIBO.
E chi dovrebbe sempre di più proporre e sostenere questo sistema, divulgando questo messaggio di tutela della nostra biodiversità per evitare un’autodistruzione certa.
Presentazione e dibattito con Tiziano Fantinel del Gruppo #ColtivareCondividendo e altri illustri testimoni della salvaguardia agroalimentare italiana