Agrirêve | TEDx Castelfranco Veneto

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Nicola ha un sogno: si chiama Agrirêve, “sogno di agricoltura”, ossia come dovrebbe essere l’allevamento e l’agricoltura in un contesto di sostenibilità ambientale e alimentare. Con il suo talk vuole far capire l’importanza che ha l’alimentazione negli equilibri del sistema globale, ognuno deve dare il proprio contributo. I cuochi, però, sono i primi ambasciatori del cibo che devono sostenere i piccoli produttori che vogliono lavorare nel modo giusto. La cucina deve lanciare messaggi importanti, infatti Nicola nelle sue tavole propone piatti concettuali come il “brasato crudo”, “aria fritta” o il progetto “phone 4 food”. Nicola Dinato è Chef Patron del ristorante stellato Feva di Castelfranco Veneto e imprenditore di numerose attività gastronomiche. Tra le iniziative sviluppate nel corso della sua carriera, Nicola ha fondato Cu.Svi, associazione no profit che vuole rivoluzionare il concetto di gastronomia. Cu.Svi è il punto di partenza per la tutela e la promozione di una grande cucina italiana, e per questo motivo promuove il progetto Agrirêve, attento alla salvaguardia della biodiversità agroalimentare. This talk was given at a TEDx event using the TED conference format but independently organized by a local community. Learn more at https://www.ted.com/tedx

 

Agrireve

BENEDETTI nel nome della BIODIVERSITÀ

Non c’è un bar, non c’è un locale pubblico aperto.

Al Pian della Chiesa non c’è campo, il cellulare non prende o riceve malissimo e le persone sono quasi “costrette” a parlarsi, a conoscersi e tutto ad un tratto una calda domenica di settembre si trasforma in una giornata di festa vera. Autentica.

Come aver preso la macchina del tempo ed essere stati catapultati nel passato, abbastanza a ritroso da immaginare come doveva essere stato prima della globalizzazione.

Le montagne silenziose tutt’attorno fanno da cornice a quello che accade in Valle di Seren del Grappa.

Il quadro all’interno è composto da una piccola piazza di paese tappezzata di bancarelle di piccoli eroici produttori che, grazie al loro impegno di opporsi al sistema, portano avanti sapientemente un progetto di sensibilizzazione sociale, ovvero offrire ai pochi consapevoli avventori un prodotto sano, integro e genuino.

Ecco che si torna ancora indietro a quando si tramandavano i semi dei frutti della terra di anno in anno, si coltivava senza pesticidi, si allevava in libertà circoscritta, si trasformava con i giusti tempi dettati dalla natura, con la sapienza che l’uomo, fino ad allora, aveva custodito.

E cosa avrebbero fatto dei Gran Cucinieri, Osti e Panettieri in quel’ ipotetico limbo storico culturale?

Sicuramente sarebbero andati in Chiesa, alla Messa delle sette del mattino, prima di iniziare a spignattare, per ringraziare il Creatore del generoso raccolto e per aver dato la possibilità ai contadini di fornire le cucine  con la migliore materia prima in commercio.

Avrebbero preso la benedizione dal Sommo Sacerdote dispensatore di cultura e sapere e, come dei chierichetti uniti per la vocazione del proprio mestiere, sarebbero tornati a preparare il banchetto della domenica per le duecento anime affamate già in fila al rintocco delle campane di mezzodì.

Al pomeriggio, i bambini tornano all’aria aperta a  giocare con il cerchio e bastone e tutti gli altri giochi tradizionali, mentre in chiesa un Uomo venuto da molto lontano racconta, attraverso un libro, la sua storia e come, con un piccolo Bar di Venezia, abbia conquistato il mondo con dedizione, savoir faire Made in Italy e tanta umiltà.

Un 15 settembre da ricordare. Storico oseremmo dire.

ND


CHEF IN VALLE | Alta Cucina e Biodiversità | 15 Settembre 2019

Ideatore: Filippo Bano

Ringraziamenti per il supporto tecnico: Carlo Da Broi, Giovanni Follador, Isabella Bano, Beatrice Leone

 

 

 

STATO BRADO

AGRIRÊVE 

“Seminiamo palline e andiamo a letto” diceva Masanobu Fukuoka nella filosofia dell’ Agricoltura del Non Fare.

Noi di Cu.Svi per il progetto Agrirêve abbiamo voluto seguire i suoi insegnamenti partendo dal principio che la migliore cucina parte dalla migliore materia prima.

La migliore materia prima nasce nel miglior stato naturale. Incontaminato. Da semi antichi. 

Sarà Madre Natura stessa a selezionare chi potrà donare i suoi frutti. Chi riuscirà a prevalere sulle altre specie, sarà di per se un’opera compiuta.

La più forte, la più buona.

Il raccolto in un orto selvatico sarà il miglior raccolto esistente.

Il cuoco, immerso una sorta di El Dorado agroalimentare, dovrà solo non rovinare tale opera e saperla valorizzare al meglio.

Qui di seguito un breve video tutorial: STATO BRADO

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Banca dei Semi | Riflessioni

Siamo consapevoli che stiamo vivendo un’illusione di libertà?

Può la vita essere considerata illegale?

 

La vasta ricchezza genetica dei semi antichi è stata soppiantata dall’industria sementiera. Gli uomini (non tutti, per fortuna) hanno preferito puntare sull’uniformità, sulla standardizzazione, senza preoccuparsi di tutelare il patrimonio vegetale.

La cucina deve elevare la biodiversità per riportare i contadini a coltivare la terra, a incentivarli a promuovere  e riscoprire le cultivar in via di estinzione… per la nostra sicurezza alimentare e culturale, per il nostro futuro.

Viviamo consapevoli!