CuSvi per il sociale – Interpretare la diversità

Sabato 21 Ottobre l’Associazione CuSvi ha avuto il piacere di ospitare membri e partecipati della cooperativa onlus Castel Monte, realtà attiva dal 1991, che negli anni è diventata un punto di riferimento sul piano sociale del trevigiano. Centrato appieno l’intento della serata, ovvero di sensibilizzare sul delicato, quanto importante, tema dell’autismo e della diversità in generale. La conferenza, inaugurata dalle parole puntuali del presidente della cooperativa, Giuseppe Possagnolo, è entrata nel vivo prima con l’intervento dello chef Nicola Dinato e, subito a seguire, con il coinvolgente racconto del dott. Lucio Moderato, esperto nei disturbi dell’autismo.

Lo chef ha evidenziato il suo modo di interpretare la cucina partendo dal criterio di ottenimento dei prodotti agricoli usati e l’esaltazione attraverso un processo semplice ma creativo. In che modo? Seguendo e controllando tutta la filiera produttiva e manipolativa per arrivare al piatto; avviando processi culturali, lente contaminazioni positive tra gli elementi (e qui entra in gioco la bio – diversità come valore aggiunto della cucina); e, non per ultimo, rispettando rigorosamente i processi e verificando costantemente ogni momento della filiera.

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   Nicola Dinato e Giuseppe Possagnolo Presidente di Castelmonte

La parola è quindi passata al dott. Moderato che, affrontando il tema della disabilità, ha anch’egli parlato di diversità in un’ottica di opportunità. Nel suo modello, “superability”, il soggetto disabile viene considerato Persona, senza pietismi ed ipocrisie, e accompagnato a superare le difficoltà al fine di acquisire una propria autonomia. Inoltre, ha evidenziato la necessità di rispondere alle esigenze delle famiglie che hanno al loro interno una persona disabile mettendole al centro di tutti i processi di intervento (scuola, servizi assistenziali pubblici e privati, amicizie e relazioni…), così da evitare tutti quegli sprechi economici e le speculazioni sulla disabilità che abitualmente gravano direttamente sui familiari.

Senza pudori, Moderato ha poi portato la sua esperienza personale, raccontando al pubblico in sala come i suoi successi professionali siano anche dovuti alla conoscenza diretta sul suo corpo della disabilità.

Per concludere, Moderato ha ripreso l’input “agricolo” di Dinato: “se si vuole ottenere un frutto genuino e saporito è necessario rispettare i tempi di maturazione. E così vale anche per la disabilità: se si agisce nel tempo con costanza, determinazione, verifiche e rigore scientifico si ottengono risultati che solo pochi anni fa erano inimmaginabili”.

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 Il dott. Luca Moderato

Al termine della presentazione, un ricco buffet realizzato dallo staff del ristorante Feva e allestito negli spazi del Piano Nobile di Villa Renata è stata l’occasione per trascorrere un momento di convivialità e continuare il confronto.

CuSvi ringrazia la cooperativa Castelmonte e i numerosi presenti che hanno aderito all’iniziativa, certi che questa possa essere la prima di una lunga serie di incontri.